Lifting mammario o mastopessi: i seni sformati a causa di cali ponderali significativi, o per ripetute gravidanze e successivi periodi di allattamento possono essere sottoposti a lifting usando i metodi descritti per le mastoplastiche riduttive. Tuttavia, anziché sulla riduzione del volume, questa tecnica si concentra sul lifting di seni e capezzoIi, intervenendo solo sulla pelle. In alcuni casi, questo lifting si associa all'applicazione di protesi per I'aumento delle dimensioni mammarie.
se una donna è affetta da tumore mammario, uno degli obbiettivi del medico è quello di preservare il seno. Tuttavia, se la rimozione (mastectomia) è inevitabile, esistono due metodi per la ricostruzione del seno:
1) Con protesi al silicone successiva a un'espansione tissutale, l'espansione della cute della zona in cui i tessuti sono stati rimossi viene favorita tramite I'inserimento sotto il muscolo pettorale di una sacca sintetica vuota, che viene riempita di soluzione salina varie volte alla settimana per un periodo variabile da uno a due mesi. Quando si sono raggiunte le dimensioni desiderate (di solito dopo sei mesi), la sacca viene sostituita da una protesi, ad esempio un supporto in silicone a consistenza ruvida.
2) Rimodellamento del seno con tessuto autologo. Il professor Axel-Mario Feller (Monaco) ha sviluppato una tecnica per questa procedura, ricostruendo il seno con un lembo di tessuto autologo prelevato dai glutei o dalI'addome inferiore (lembo miocutaneo di muscolo retto addominale trasversale, o TRAM). Inizialmente il chirurgo, utilizzando il microscopio, recide i vasi sanguigni che alimentano la pelle e i tessuti grassi addominali ed estrae il lembo tissutale contenente i vasi sanguigni; usando sempre il microscopio, cuce i vasi prelevati a quelli che percorrono la parete toracica e infine modella il nuovo seno nel lembo di tessuto. Un grande vantaggio di questa tecnica consiste nel lasciare intatti i muscoli dello stomaco, asportando dall'addome il tessuto in eccesso, come in un'addominoplastica! Quando non ci sono tessuti in eccesso, si possono prelevare tessuti grassi anche dai muscoli della schiena (ad esempio dal muscolo gran dorsale). Questo è un metodo adatto alle pazienti giovani e a chi ha subito una terapia con radiazioni: la ferita guarisce facilmente e il risultato è permanente, ma la tecnica è impegnativa e richiede un coordinamento perfetto del team. Una ricostruzione mammaria necessita sempre di anestesia generale; per altri metodi ricostruttivi è necessaria una degenza che va dai due ai cinque giorni, mentre il metodo Feller richiede fino a due settimane.
Rischi: la protesi può sclerosare. Nei rari casi che coinvolgono problemi circolatori, il tessuto autologo può essere rigettato dal corpo.
NOTA: Il capezzolo deve essere ricostruito solo dopo la completa guarigione. Di solito viene modellato con la pelle che ricopre i tessuti trapiantati, su cui viene tatuata I'areola. Questa procedura richiede solo un'anestesia locale e si effettua senza ricovero ospedaliero.